A Nord del comunismo

In un bar lui mi allunga un paio di santini elettorali e, tra lo scherzo e l’ammiccamento, mi dice che si candida alle comunali. Nel bigliettino scorgo subito il simbolo di Forza Italia così gli dico: “Guarda, mi sa che non ti voto proprio. Sono comunista.” E lui: “Allora prendilo per tua moglie”. Per tagliare il discorso gli dico: “No, è comunista anche lei”. Lui ridendo prosegue: “Pure tuo figlio?” Rido anch’io.
E lui: “Mi dispiace. Che famiglia disgraziata.”

Poi, prima di andare via, ritornando serio mi fa: “Però strano. Del Nord e comunista.”
Sarebbe stato da chiedergli lumi in proposito e capire che idea si era fatto del Nord e del comunismo. Ma credo che sarei ancora lì.