Di fronte a me bambino
Ora, in questa vecchia soffitta, non so neppure dire chi sia più vivo, chi sia più morto tra me e te.
Uno di fronte all’altro, come il giocatore di scacchi di Maelzel1 e il suo antico abitante, uscito dal cofano di legno che lo nascondeva agli occhi di tutti. Ora, libero di crescere e d’innamorarsi, si confida con il mucchio di legnetti abbandonati e con la sua vita precedente.
Innamorato. Felice, certo. Ma irrimediabilmente pazzo e contemporaneamente senza più appigli, né radici. Paradossale per chi, come me, un giorno fu albero.
Rillo è un gentiluomo, un amico e un blogger che ci regala le amare menzogne di un Pinocchio di fronte al trucco crudele che anima l’evolversi: muoiono parti di te stesso, rimanendo disarticolate nel sottotetto della gioventù.
Innamorarsi è un buon modo per invecchiare2
- il saggio di Edgar Allan Poe è, bontà loro, liberamente scaricabile dal sito della Federazione Scacchistica Italiana [↩]
- questa, se mi ricordo bene, l’ha scritta Paco Ignacio Taibo II [↩]