Piccola, ma seria
Forse sul blog un post di fine anno vale come un #FF2011 su twitter, forse è il segno che nel 2012 il vecchio strumento si prenderà una rivincita sui mezzi più veloci e interattivi come sono quelli del dopo 2.0., forse è solo bisogno di un punto fermo.
Insomma: forse è per questo che, dopo un 2011 intriso di fatti e sconvolgimenti di cui non si vede ancora la fine, mi viene da ricordare una frase che ho in mente da mesi e che vorrei facesse da degno apripista all’anno che viene;
è una frase tratta da “Il partigiano Johnny” che Beppe Fenoglio, uno scrittore che mi sta molto a cuore, fa dire al tenente Pierre, in risposta a un ufficiale fascista che gli chiede cosa ne sarà dell’Italia se vincono i partigiani.
Pierre così risponde al repubblichino in procinto di attraversare il fiume e lasciare Alba ai partigiani: “Una cosa piccola, ma seria”.
Default o euro che sia, questo è l’epilogo che vorrei per la nostra nazione, forse addirittura per l’Europa, fuori da grandeur dettate da indicatori superati come PIL, spread o G8 di sorta.
Sarebbe più che un inizio, intanto buona fine.