La prima versione di Blob of the Blogs versione 1 si fermò qui.
Poi arrivò un dominio tutto suo (www.blogblob.it), wordpress e molti altri blob. Qui rimane l'archivio dei primi sei mesi di vita:
dal mese di settembre del 2002 a febbraio 2003,
quando i blog in Italia erano meno di cento,
e s'era incoscienti, ingenui e pionieri.
Già un po' reduci.
Ehi, mondo bloggoso, qui
le chiacchiere stanno a zero
Allora, stasera avrei dovuto parlare di blog [urp], di assunzione
di responsabilità nei confronti dei lettori, ecc..
Partendo da una tesi: i lettori di blog sono voraci e compulsivi,
ma non hanno tutto il tempo del mondo per visitare i link che
segnaliamo. Di solito danno una scorsa veloce. Se sono visitatori
abituali, tendono a sviluppare una certa fiducia nei confronti
dei loro blog preferiti. Scatta il meccanismo perverso del se
lha detto lui è vero: del resto la maggior
parte di quello che sappiamo lo abbiamo appreso da persone di
fiducia. (Mica abbiamo le prove, che il mondo gira intorno al
sole).
- Leonardo
Silenzi di altri che forse ti hanno sbirciato o forse no, non
importa. Tu sai che ora li sbircerai perchè il contatto
c'è stato e vuoi sapere di più. Sapere perchè
loro c'erano e altri no.
Il giorno dopo dentro una Ka impolverata e fiera dei km macinati
abbiamo riflettuto sulle menti meravigliose e giovani che ci sono,
così in contrasto con la massa declamata dai target di
riferimento. Io sono certa che parte di quella massa ne esce prima
di essere inghiottita, e fa vedere al mondo che ha le palle. Che
ha opinioni proprie e intelligenti anche se compra scarpe americane
perchè sono comode e 4saltinpadella solo per pigrizia.
Che esiste qualcosa oltre ai musical e al velinaggio. Che NON
è la loro vera natura - non di tutti - ma solo ciò
che il Signore dei Me[r]dia vuol farci vedere.
Mi spiace, carissimo, ormai si sente troppo la puzza.
- Flamingpxl
se io scrivo qui, è perché sono al web
bit, e se sono al webbit è perché ci so una cifra
di computer, al contrario di certi campioni di frisbi che non
dico.
- Blogorroico
Giuro che ho provato a scriverlo, questo post maledetto. Ma non
ci riesco. Non basterebbero altre 176 pagine a raccontare la giornata
di sabato al Webbit. Eh, diavolo, non tutto si può raccontare.
Chi c'era lo sa. Adesso scrivo e viene come viene.
Ecco l'ho scritto ma non ho detto niente.
Alla fine volevo dire solo, grazie!
- La Pizia
Stavolta c'ero. Bella giornata (anzi due), belle persone, bella
atmosfera dimessa e tranquilla di gente normale che ha in comune
la voglia di raccontare, di parlare, di commentare, di scherzare.
...non ho linkato nessuno, perchè la vita non è
solo link. O solo blog. Baci.
- Biccio
Ora avete un volto.
Ma quando vi leggo vi immagino ancora a modo mio.
- Sabrissa
Nomi che corrispondono a links. Solo che questa volta è
diverso. E se io scrivo un nome, con il suo link appresso, allora
mi appare un'immagine, un volto, una voce, una sensazione. Ed
allora i links veri sono quelli ai ricordi.
- Pproserpina
'Webbit' mi è apparsa come la rappresentazione della paranoia,
tanti singoli di fronte a singoli schermi, stand con desolanti
cravatte e movenze da master in economia aziendale. Tentativi
di condivisione di un vuoto di comunicazione. Ai piani alti il
riscatto. La vivacità dello sguardo di Eloisa: si parla
di blog, di consistenza dei sentimenti, di verità celate
sotto parole evocative mai definitive. I riccioli con accento
bolognese di Polaroid che urlano improbabili nomi in un pub, sguardi
indagatori che cercano corrispondenze in accatitipì. La
stretta di mano decisa e toscana di Strelnik. Io che mi nascondo
per un'abitudine necessaria. I colori viola di S. , gli straordinari
di L. , la tesi di B. La confusione di un finto locale tirolese
che serve finti panini toscani, con ingredienti esotici, è
il comune denominatore di queste vite, di emozioni che distano
da te un solo clic.
- Palomar
Ovvai: domattina si parte.
Ora è Padova di notte.
Sai che qui è come il magazzino dove alla fine si ritrovan
le Iene dopo il colpaccio: chi s'è beccato delle pallottole
in pancia e non ha svelato la vera identità, chi ci è
arrivato trafelato col nickname ormai svelato, chi ha preso in
ostaggio degl'altri, chi ha fatto un ottimo lavoro e non pensa
proprio sia stata un'imboscata.
M'alzo dal portatile in crisi da nicotina: cercasi urgentemente
un distributore automatico di sigarette.
Sono ancora qui: sempre sveglio.
Caffè e sigarette ma senza i Blur.
E se ci ripenso, so che non passeranno.
E voglio mica che passino.
Chè ce la metto tutta io: le mani, i piedi, lo stomaco,
il fegato, l'arteriame tutto e -in prima fila, l'orecchi per non
dimenticare le voci.
- Strelnik
qui femmine poche.
qui si dorme no.
qui si corteggian le donne sbagliate ma gli sguardi pienotti dei
malati di bit mi confortano bene, fin nell'indomani.
è che se la sala è una pagina
i blogger piazzati sulle sedie son i link
verso i loro mondi
percorsi a tratti
qui la notte sembra l'università occupata.
- Arsenio
Amico: Che fai stasera?
Io: Sono a Padova, sto per andare a cena.
Amico: Ah si, e con chi vai?
Io: Ehm . Vado a cena con i miei link.
- Comzine
E alla fine i ringraziamenti
Vanno soprattutto a Eva, che mi ha permesso di esserci.
Vorrei che anche lei si avvicinasse al nostro piccolo mondo in
qualche modo.
- Rillo
Adesso è mattina e come scrive tempestivamente Mr. Valido
stiamo facendo "un giro su tutti i blog di chi c'era per
leggere i diversi report della giornata". Io sono troppo
stanco per scrivere qualcosa di decente o di originale.
- Polaroid
Quasi in diretta. Nemmeno 24 ore che sono qui, ma si sa che il
tempo in trasferta vale doppio, come i gol nelle coppe europee.
...un pezzetto di me è rimasto là, negli sguardi
e negli abbracci scambiati, nei sorrisi rivolti e ricevuti, nelle
chiacchiere che hanno condito il piacere di vedersi o rivedersi,
di scoprire ciò che già si sapeva: persone incontrate
per la prima volta ci appaiono tutt'altro che sconosciute, con
loro sentiamo di avere una confidenza e un'affinità spesso
superiore a quella di tante frequentazioni della realtà
ordinaria. Un pezzetto di me rimane dunque a smentire l'infelice
definizione che ancora molti appiccicano alle nostre interrelazioni
telematiche: l'aggettivo virtuale, abusato quanto distante dalla
verità, la nostra verità esperienziale.
- Zu
Padova è coperta dal polline dei pioppi. Tutto il centro
è invaso da orde di persone dagli occhi rossi che starnutiscono
a tempo. Un passo, uno starnuto. Un altro passo, una soffiata
di naso.
- Brekane
...e sono davvero persone fuori dalla media.
- Livefast
Quando ho cominciato (si va parecchio indietro, circa a quando
bisognava ancora scolpire le lettere con lo scalpello sui monitor
di pietra), non avevo la più pallida idea di cosa farmene
di uno strumento del genere, ero sicuro solo del fatto che mi
è sempre piaciuto scrivere (indipendentemente da quanto
ne sono capace) e che quello era un buon modo per esercitarmi
quante volte mi pareva. Riguardo al tono, ai contenuti e allo
scopo non ho mai avuto le idee chiare, ogni tanto sfogavo qualche
opinione, o buttavo lì qualcuna delle mie idee malsane,
ma non ero interessato a seguire alcun filo conduttore.
Certo che mi sarebbe piaciuto attirare un pubblico, aver cominciato
tra i primi mi aveva messo inizialmente in posizione vantaggiosa,
ma capii anche presto di non avere alla fine dei conti gli stimoli
necessari per garantire quei minimi sforzi di comprensibilità
e coerenza di cui ha bisogno un visitatore per affezionarsi.
Ci diedi a mucchio, il mio blog poteva benissimo essere un semplice
modo per informare gli amici che sento meno spesso su cosa sto
combinando nella vita, senza troppe pretese o dettagli: a volte
scrivo per loro, a volte (le sporadiche recensioni, le goliardate,
gli esperimenti tipo Validology) scrivo solo per sfogare la mia
voglia di scrivere. E pur mantenendo le amicizie nate dai blog
ho perso di vista da tempo la situazione generale della cosiddetta
"blogosfera".
- Valido
Comunque ieri la blogosfera ha fatto balotta.
- Ludik
Strel, che ne faccio della Nutella, la mangio?
- Bellacci
L'attacco ai sistemi operativi è ormai completato.
- 5
Del Mattino
Ogni tanto sogghigno, spesso annuisco, sempre di più mi
sprofondo nelle scomode sedie fieristiche. Ma intanto fremo come
una bambina. Ché sono curiosa, io, e non vedo l'ora di
associare un volto, un sorriso, un contatto a tanti nomi, pagine,
link.
- Sooshee
In realtà tutto "l'impegno" si limita ad una
partecipazione passiva alla nuova edizione padovana di Webb.it
- GranBaol
Si abbracciano, i blogger sconosciuti, spinti dalla felicità
quasi infantile di scoprire finalmente il volto di carne-pelle-naso-labbra-occhi
delle parole e delle storie che da lunghi mesi seguono sul monitor.
Non era un sogno, unoscura fantasia della mente: ciò
che avevano letto, avvolto dal vivido bagliore dello schermo in
lunghe notti insonni, in momenti di sconforto o di euforia, era
realtà, aveva un autore, una fonte, una madre.
- Ranafata
Questo vuole essere un post di saluto dal profondo (del c...uore)
a voi blogger di "fama" (o di fame) che per caso siete
incappati qui per caso, come io sono incappato in voi (ma non
potevamo starcene a casa???). Voi sporchi individualisti, amate
ed apprezzate altri individualisti come voi molto più di
una semplice comunità del web.
- KeyBrain