sarebbe che prima o poi qualcuno ci avrebbe pensato ad un blob
di blog ossia a prendere, decontestualizzando temporaneamente,
i pensieri degli ormai numerosi bloggatori italiani -e pure internescional,
uainot? e incatenarli in un bloggone ricostruito secondo logiche
allegre, cattive, insensate, random (usiamolo 'sto maledetto cut-up,
usiamolo!!)
e allora decostruire, risemanticizzare (si dirà così..?)
e ricostruire: anni di Blob -quello
originale di Enrico Ghezzi e Marco
Giusti, una delle pochissime cose che ancora guardo, Internet
permettendo, non potevano che portare a questo, non potevano che
indurmi a riutilizzare vampirescamente i tanti weblogs che leggo
quotidianamente e al cui confronto i format delle reti televisive
nazionali e locali sono merda in tasca.
davvero, son meglio della tele 'sti blog che leggo e che frammento
arbitrariamente, fino ad oggi solo mentalmente, tutti i giorni,
sono schegge di vite vere o che dovrebbero/vorrebbero esser vere,
sono metalibri più dei libri, come diceva quella carogna
di Nietzsche, imponendoselo come voto
da rispettare:
"Non voglio più leggere nessun autore di cui si
nota che voleva fare un libro: ma solo quelli i cui pensieri sono
diventati casualmente un libro"
E c'è di più, vaccacciaskifa: come ho cercato di
fossilizzare nella particina grafica del sito, c'è la considerazione
che alla fine tutti i blog che leggo mi fanno pensare ad altro
da me e poi alla fine questo altro da me -sia pure sotto forma
di frammenti, singoli post, immagini e anche lay-out grafici,
diventano una parte di me:
"si vede la
cosa
si pensa a
altro
e questo altro
è la cosa stessa"
Tanto per rimanere in tema di Blob, questo l'ha scritto Enrico
Ghezzi ed è una delle poche cose che ho capito al volo.
Poi un'altra cosa. Uno potrebbe anche dire: comesipermette?
sì, perchè qualche bloggatore potrebbe anche dire
ma che cazzo vuole questo qua che mi "grabba" post interi,
pezzi di frasi o commenti miei, ma io lo denuncio 'sto cretino.
E ne avrebbe tutto il sacrosanto diritto chè inizialmente
uno che mi sgraffigna pensieri, opinioni, invettive o poesie d'amore,
usandoli come cazzo gli aggrada, può farmi girare forte
i coglioni...
Ma io:
prima di tutto cito la fonte -così involontariamente o
no, vi faccio anche pubblicità;
e poi, permalosi che non siete altro, ricordatevi che siamo sulla
Rete e che se il vostro blog è pubblico può essere
citato da qualsiasi strumento di comunicazione di massa sempre
citando la fonte e non spacciandolo come roba propria.
Come Blob, no? O che, dal titolo
non si capisce?
E alla fine, se devo dirvela proprio tutta, col rischio di passare
sdolcinato e ruffiano, i blog citati son sempre scelti perchè
c'è qualcosa di interessante da citare, nel bene e nel
male, nella salute e nella malattia, nella buona e nella cattiva
sorte, finchè... vabbè, finiamola qui.
Ma la cosa più importante è che l'opera di blobbaggio,
potete farla anche voi - e vendicarvi andando a pescare tra le
tante stronzate che sparo nel mio weblog, qualcosa da utilizzare
come più vi pare (Maggiori info su come partecipare: qui
o seguendo il link dall'homepage "Allorablobb/gg/oankio")
Sappiate, però, che per me i vostri blog sono comunicazione
pura, come vorrebbe essere questo blob/blog, qui.
Perchè, sempre citando uno dei papà di Blob
(quel Ghezzi lì):
"Tutta
la comunicazione
è pubblicità,
se non è amore"
Sentite un po' che mi fate dire, maledetti!!
Se poi, alla fine, non ci teneste davvero a comparire su The
Blob of the Blogs, basta mandare una mail
e giuro che non sarete più blobbati!
Ma ora basta con le masturbazioni pseudo-filosofiche, The
Blob of the Blogs esiste e basta.