Topics del 12 novembre '02: BlogAl Forum - 1 di Strelnik(chi ha inventato il neologismo lo dica, che non è mio)
BlogAl Forum - 1
Voglio andare a Firenze sabato!!!
Un mio amico mi vuole prenotare un posto sul treno del sindacato.
Ma a casa mi stanno massacrando di bestemmie: dicono che sono
un'irresponsabile.
ARGHHHHHH!!!!!
Quante complicazioni a sto mondo limitano la libertà d'azione
individuale. - aglaja
La conservo ancora, una bella maglietta gialla con davanti Genoa
Social Forum e dietro Organizzazione. Che è come indossare
una maglietta del Corpo Forestale del Deserto dei Gobi, o dei
Vigili del Fuoco dell'Antartide.
Ma sia detto senza ironia, io trovo che ci sia dell'eroismo in
questo, e stanotte dormirò tranquillo, perché so
che Defarge è nell'Organizzazione. Ci si vede a Firenze
- davide
Ieri ho sentito la più bella: un ragazzo della mia età
- apparentemente scolarizzato, visibilmente integrato, drammaticamente
automizzato - si lamentava con un certo livore di questi noglobal,
che arriveranno a Firenze e, magari, disegneranno i baffi alla
Gioconda. Ad esser sveglio mi sarei dovuto fermare (parlava con
un amico o con se stesso davanti allo specchio o con nessuno,
per una certa categoria di gente non fa differenza). Mi sarei
dovuto fermare per dirgli che, peggio ancora, a Firenze andremo
per smontare il Colosseo. Ma non ce l'ho fatto, ho chiuso il cappotto
e sono scappato a casa. - defarge
Beh, siamo arrivati. Oggi alle 17 io e Due prenderemo il trenino
che ci
porterà al Social Forum. - indue
L'arrivo è grigio, freddo e desolato e le uniche persone
sono tutte
dentro l'unica latteria aperta.
Ecco, tutti i gruppi schierati, noi andiamo avanti.
Colori, tanti colori diversi, allegria tanta festosità,
tutti sorridono già stanchi,
alle 13 prima di partire, o forse è solo il freddo che
gela le espressioni, diceva qualcuno.
Camminiamo, a parte il corteo, nessuno, fino a quando qualcuno
spunta dalle finestre,
lenzuoli bianchi a sbandierare, anziani che stringono il pugno,
tamburi di un quartiere popolare a sostenere. Applausi.
Un parrucchiere aperto.
Ci sono le persone e i blog, Leonardocon la chitarra e l'internazionale
stonato di Glauco, la Monica, Enzo in diretta con lo studio,
la Laura sorridente come non mai, Bellacci, cavolo Franco Bellacci,
e non importa se pensava fosse la bandiera della Corsica, Bruno,
del Giornale di Cantiere, (uno dei primi blog che ho letto),
La Pizia, Simone Venturi.
E questa volta non si potrà fare a meno di parlare di contenuti,
e di ragazzi con i sacchi pronti a raccogliere qualche carta lasciata
al passaggio.
- alice
Ho provato la stessa cosa per migliaia di volti incontrati nei
viali della manifestazione. Una fiducia senza motivo, la sensazione
di appartenerci in qualche modo l'un l'altro. Mai visti tanti
sorrisi, mai avvertito tanto rispetto per gli altri.
E' un movimento fragile e confuso, pieno di note stridenti e contraddittorie,
ma c'è. Si nutre delle differenze, si coagula intorno a
impulsi comuni perché i sentimenti sono più forti
delle ideologie, i volti sono più importanti delle bandiere..
- bruno
Sabato era loccasione per stare insieme, per (di)mostrarsi,
cantando lInternazionale (duetto bilingue di Glauco e una
canuta signora tedesca) mentre Leonardo imbraccia la chitarra,
elargendo sorrisi (ipostatizzati dal freddo) alle figure innumerevoli
(e i più anziani che soddisfazione) a capolino dai balconi
e le finestre, gioiosi et danzanti nel lancio del coriandolo,
tra bandiere e lenzuoli. Tenersi la mano per non perdersi, condividere
auricolari che trasmettono Radio GAP che racconta di noi che alle
tremezza siamo già mezzo milione, buona scusa per abbracciarsi
e farsi caldo, ammirando i Lillipuziani alle prese con il Sacco
di Firenze. - polaroid
alcuni commercianti del centro di Firenze, intervistati, denunciano
pressioni al limite dell'intimidazione da parte di associazioni
di categoria e colleghi per farli partecipare alla serrata durante
Social Forum; non ne sapete nulla? le interviste sono dei giornalisti
di La7, la notizia non è stata ripresa da nessun Tg o Gr
Rai - melba
In quella che è una delle principali vie dello shopping,
i negozi aperti si contano sulle dita di una mano e avanza pure
un dito!
I pannelli in metallo o compensato che sbarrano le vetrine sono
pieni di scritte, eccone alcune: "Who thinks badly act badly",
"mentegatti - miao!" "se vogliamo te lo smontiamo
in 5 minuti" "sto cercando un tabaccaio, tu avresti
potuto vendermi le sigarette, hai perso.." segue scontrino
da euro 14,20. "saluto mia mamma" [...]
Fino al ponte di Verrazzano, pochi fiorentini in vista, tranne
alcuni che hanno messo lenzuoli bianchi alle finestre, da via
De Sanctis ci sono più case e meno uffici e allora piovono
coriandoli sulla folla, ci sono molti curiosi ai bordi della strada
e a una finestra un gruppo di ragazzi improvvisa un concerto a
base di pentole e coperchi. Mi hanno raccontato di una famigliola
che offriva il caffé ai manifestanti, con mamma, babbo
e figli che armeggiavano indaffaratissimi con caffettiere da 12
e bicchierini di carta. - mim*mina
Bambini con il segno della pace dipinto sul viso.
Gruppi di ragazzi che ballano per strada al ritmo di bonghi e
tamburelli.
Ragazze commuoversi abbracciando mamma Giuliani.
Gente alle finestre salutare con la mano, un'anziana signora sventolare
un
golfino rosso, un bambino strombazzare il campanello della sua
bicicletta,
cinesi osservare attoniti da dietro il vetro.
Leonardo suonare la chitarra.
Enzo e Laura ascoltare Radio Gap.
Un uomo dai lunghissimi capelli grigi e pantaloni a righe, agitarsi
sul
tetto di un bar come se lo avessero congelato a Woodstock e riscongelato
quel giorno.
La folla di un'intera strada saltare al ritmo di "Chi non
salta Berlusconi
è".
Un uomo tolto per un giorno dal suo polmone d'acciaio e portato
su un
letto in mezzo alla strada perchè potesse vedere il corteo.
Un bel po' di curiosi fermi lunghi le strade a guardare.
Franco Bellacci con le sue due macchinette fotografiche al collo,
che mi
credeva mora perchè sono di Roma.
Arrivare allo stadio e incontrare Bruno e Madame.
Capire solo all'ultimo che la ragazza che non è la ragazza
di Leo è Alice.
Stancarsi presto del concerto e tornare per stradine secondarie
verso il
centro, quando ancora il corteo avanza.
I poliziotti a braccia conserte per le strade deserte. - la
pizia
c'è ancora qualcuno che ha deciso di non fare un corso
regionale di programmazione Visual Basic,
che non ha scelto di guadagnare di più seguendo le tappe
'obbligate',
che non ha pianto per il trentasei alla matura,
che non ha i parenti felici di quelle scelte,
che non è assogettato da dipendenze calcistiche e oppiacei
religiosi...
questo qualcuno tiene duro nonostante le ristrettezze e il pericolo
di sgomberi annunciati da giunte di ogni colore...
il mio buongiorno oggi va a loro,
i partigiani con anfibi viola...
- ankor
Quando si fa buio dietro lo stadio si balla, si canta, chi si
sdraia e chi si bacia. E cantano i Modena City Ramblers: "alla
meta arriviamo cantando, o non arriva nessuno ... una perfetta
scusa per sentirsi ancora vivi...".
Sembrava tutto già scritto. Devastazioni sicure, chiusure
per lutto e blecbloc. Invece niente di tutto ciò è
successo. Per un giorno, un'altra storia è stata possibile.
E valeva la pena esserci per vederla. Magari partire da qui, per
smentire e cambiare altre storie e altri destini già predestinati.
- ludik
Per fortuna la manifestazione... con quella moltitudine di gente,
che mi ha travolto, che mi ha investito, che m'ha fatto sentire
viva... ad un certo punto ho perso i miei amici e sono rimasta
sola... ma non mi sentivo sola... filmavo e poi mi inserivo nel
corteo, un po' con tutti i gruppi, e cantavo. - francesca
grazie a tutti quanti.
in modo particolare ai fiorentini, che si sono dimostrati piu'
intelligenti di chi da settimane prefigurava devastazioni.
so che non avverrà, ma sarei felice se qualcuno dicesse:"scusate
tanto, evidentemente ci eravamo sbagliati"
così, per sfizio, ché non cambiarebbe il mio giudizio
sulle cose. - gabrillo
E la Fallaci resta chiusa in casa temendo i 'giornalisti importuni'",
"Passata la paura molti fiorentini si lamentano: ci hanno
spaventato inutilmente, perché?".Già, bella
domanda, perché?
- pietro
perché c'è qualcuno che ha organizzato tutto. Ora
che non è successo nulla chi con tanta forza ha avversato
il social forum dirà che bisogna guardare i contenuti,
e che loro non hanno sentito nulla di interessante.
Probabilmente avessero smesso la mimetica, tolto la tripla mandata
dalle porte e fossero venuti alla Fortezza qualcosa di interessante
e nuovo l'avrebbero sentito. Comunque una cosa è certa
anche i più distratti cominceranno a capire che questo
movimento non è un gruppo di unni che si muove con l'obiettivo
di distruggere quello che trova a tiro. Considerato come era la
situazione 5 giorni fa non è poco. Ora la sfida che attende
chi si è incontrato in questi giorni a Firenze è
quello di far capire come raggiungere i suoi obiettivi, non sarà
una strada semplice, ma del resto l'obiettivo che si è
posto non è da poco. - bellacci
Senza pudori, credo che stavolta abbiamo vinto (solo una battaglia,
naturalmente).
E per dimostrarlo, mi comporterò da vincente. Di quelli
veri, che non
sfottono l'avversario sconfitto, anzi riconoscono le sue ragioni,
e i
propri torti. Ora, lo so, ci vuole impegno a riconoscere delle
ragioni a
una Fallaci o a un Socci che accusa Agnoletto di connivenza con
Pol Pot;
d'altro canto, ci vuole della fantasia a biasimare il sindaco
che apre la
città a seicentomila pacifici dimostranti. Ma io non mi
tiro indietro,
come ben sa Madame. - leonardo
Di Firenze, di un sabato passato fra passi e parole, ci sono
tante
immagini da raccontare. Ma ce ne è una su tutte.
Io e R. che camminiamo parlando fitti (il mio amico mi chiederà
alla fine della giornata: "ma vi siete raccontati tutta la
vita?"), il muro di persone su tutti i lati, la musica alta
che ti
fa avvicinare le teste quando devi dire una cosa importante. Gli
occhi scorrono a raccogliere i particolari degli operai, dei
ragazzi come noi, dei fiorentini che salutano e sventolano
bandiere dalle finestre... gli occhi si fermano: un bambino che
corre ridendo intorno alla mamma.
Proprio dalle parti dei disobbedienti, proprio nel mezzo del
corteo, nel mezzo di Firenze, sabato nove settembre 2002 - quaero
Disobbedienza civile... e quando mai...
Spegnere per propria scelta i motori delle macchine... e quando
mai
Dimenticare i mercati ortofrutticoli e la mafia dei commercianti
per comprare
direttamente dal contadino... e quando mai...
Ignorare gli Ipermarket venditutto e tornare a far guadagnare
i vecchi
artigiani... e quando mai...
Farsi durare un compiute o un terefonino fino acché rigetta
se stesso e si
suicida... e quando mai...
Ignorare definitivamente i ricchi negozi da fintoricchi e acquistare
al
Mercatino dell'usato jeans griffati Armani o Valentino dismessi
dai fintoricchi,
a otto euro il paio, novissimi in puro lastex... e quando mai...
Avé Stefano il Grande "doc" Amati a cena e preparargli
sarcicce e faggioli
veropovero da ricchi intenditori fregandosene de sarmone e crema
di scampi che
fanno ngrassà e intossicano il fegato... e quando mai...
Regalà ncappotto abbandonato da anni nell'armadio a un
peruviano senza lavoro e
dirgli: grazie se l'accetti! Giustappunto che dovevo svuotà
l'armadio... e
quando mai...
SEMO TUTTI FINTIRICCHI! TUTTI NO GROBBA!
- mariemarion
Noi abbiamo
manifestato un giorno, loro cominceranno a rifarlo tutti i giorni,
con i
loro mezzi, per dirci che i pezzenti sono cattivi e terroristi,
quindi
e' giusto bombardarli. Si, lo faranno tutti i giorni con le loro
immagini, e i tanti stupidi che non andranno oltre quelle immagini,
ci
chiameranno vandali, anti-americanisti o semplicemente... comunisti.
Giustificheranno Busch, Berlusconi, e Blair. Peccato che non avranno
una
coscienza per riuscire a sentire il pianto di un bambino "nemico"
straziato dalle bombe, quel bambino che l'immagine accorta non
gli fara'
vedere. - pinoscaccia,
riportando un intervento di Quepos
riflettevo [ohhh..parola grossa..]...
bhe checcazzo volete anche a me capita.
socialforum...noglobal...alternativi[meltifankulopot]...blackcazzoniblock[che
ormai c'hanno la divisa disegnata by
dolceündgabbana].
cristo ma che è?
la gente si sveglia e parla, dibatte, si scanna,
manifesta...come fosse la pasqua.
o natale.
accade...e' sul calendario, e allora se ne parla.
chedduepalle.
mi fate venire il latte alle ginocchia. - mik
Cosa succede che succede in giro
chi vede bianco chi vede nero
chi resta in casa chi se ne va in strada
che cosa conta che cosa è vero?
mi han detto che per tenere alti i consumi
è necessario far morire i fiumi
ho letto che le marche dei diamanti
han provocato guerre devastanti
che il succo d'ananas è insanguinato
ed il caffè ha un gusto assai salato
che c'è chi vive nella povertà
fabbricando simboli di libertà
che un brevetto di una medicina
vale più della vita di una bambina
posso capire che così si salvaguarda il lavoro
vorrei vedere fosse figlia loro
la conoscenza e la tecnologia
a molte strade hanno aperto la via
il commercio è uno strumento di libertà
ma nel rispetto dei diritti e della dignità
della diversità e dell'ambiente
allora forza venite gente
che le speranze non si sono spente
allora forza venite gente - debby75
I problemi in campo sono sicuramente di importanza enorme, investono
strutturalme la nostra realtà sociale ed economica, toccando
le
fondamenta del nostro modo di vivere, di creare e distribuire
ricchezza.
Un dubbio mi è venuto: che qualcuno abbia un tornaconto
nei
tafferugli. E non penso a chi voleva parlare di temi così
importanti. - fresko
Sulla base dell'esperienza personale, di cui ho fornito uno spaccato
esemplificativo, immagino che negli scorsi giorni a Firenze molti
abbiano potuto godere della stessa gioiosa sensazione liberatrice.
Fosse
anche solo per questo, varrebbe la pena radunarsi in quel modo.
Se poi
ciascuno, tornato a casa, nella propria realtà quotidiana
riuscirà a
trasfondere lo stesso plasma vivificante, trasmutando la banalità
routinaria in singoli istanti tutti degni di essere vissuti, allora
(e
solo allora) potremo dire che "il movimento può cambiare
il mondo". - giulio_zu
Ma tu chi sei? Mi ha chiesto una ragazza dagli occhi verdi mentre
prendevo appunti sul mio taccuino. Sono un poeta, ho risposto.
Non è
vero, ma è quello che vorrei essere. A Firenze tutti eravamo
lì per
dire quello che avremmo voluto essere. Quello che vorremmo essere
domani. Sarò un illuso e un romantico - lo sono sempre
stato - ma
forse un'altra Europa è davvero possibile. - michele
Ieri dicevo a Martina questo: "Ma sei fossi venuto al corteo
con una
multibandiera così composta: in cima quella della pace,
poi Casa delle
libertà e Ulivo, sotto Israele e Palestina, ancora più
giù Usa e Iraq.
Secondo te mi avrebbero bastonato?" Lei è rimasta
interdetta e ha risposto
che sono un sognatore. Io invece penso che a Firenze in questi
giorni di
sogni ce ne siano stati parecchi e perchè il mio non può
aver fondamento?
Ovviamente non sogno che queste forze politiche vadano a "braccetto",
ma
che almeno ci siamo un po' più di coesione questo lo pretendo,
a mio
avviso solo così si potrà arrivare alla vetta della
mia multibandiera...
- samuele
venturi
Finale:
Rimane il fatto che un giorno vorrei un corteo apolitico e laico,
senza
bandiere e senza slogan, che lasci la ragione della manifestazione
vivere
e urlare da sola, senza stare a disturbare il Che, Baden Powell,
Marx o il
buco nell'ozono.
- la
pizia