Do-It-Yourself e editoria online: trent’anni e nessuno si permetta di dire che è l’età più bella.
Lunedi c’era Erri De Luca, oggi pomeriggio arriva Davide Bregola: al festival Lib[e]ri domani sera, col prode Manuel e altri autori/editori/attori, si parlerà anche del Pinokkiaccio nostro, binario, sanguigno e accatastato.
L’orario è fissato per le 22.07, ai giardini del Palazzo della Provincia: dovesse piovere si sappia che si stanerà il responsabile.
Postoprimadituttoche:
siete stati sorprendenti, veloci e decisi (più d’un coniglio quando scopa) nel partecipare al giochetto sottonominato e che vi ringrazio davvero e tanto tutti quanti
io a ‘sto punto per il Quotablog, farei così:
lascerei i commenti aperti fino a sabato prossimo, poi radunerei tutti i contributi in un semplice file di testo (offline), darei una riformattata sommaria, abbozzerei una copertina veloce-veloce, infine ri-esporterei il tutto come file .pdf. da ripubblicare online a disposizione di tutti, in CCL.
Anzi
ho deciso che faccio così; gli eventuali contrari si facciano sentire, chi sta zitto vuol dire che approva.
(da non crederci: sto istigando una maggioranza silenziosa)
Se non siete a Roma Dolmedia manda la diretta del BarCamp.
Ho cominciato a seguirlo una mezz’oretta fa e si parlava di cannibalizzazione dei contenuti (uno dei timori degli attuali giornali online)
Ora Lele Dainese inquadra la blogosfera come un possibile sogno generazionale.
Tra poco arriva Zoro!
Tu, blogger pigro che ti lamenti anche solo per fare il trasloco d’una casa normale, cosa combineresti a organizzare e effettuare il trasloco d’un intero hotel?
Tu, sì, proprio tu (cazzo guardi?) mi garberebbe proprio vederti indaffarato per trovare il posto (e il post) giusto per:
ripiazzare tutte le puttane nella terra di don Carlo,
mettere in tono di giallo crescente denti, feed (e ora anche i commenti),
smantellare e ricomporre cucine di Scrittimisti e bollenti blog,
accalappiare e trasportare 16 nani volanti, smontare il tendone e rimontarlo (coi nani liberati che si lamentano dei trapezi nuovi),
impacchettare due centesimi d’elettrone (che sguscia via più del mercurio),
informare Naisa, gli operai della metropiltana e vostra cugina (fresca di comunione) che è cambiato l’indirizzo a cui si devono rivolgere per continuare a vivere,
insegnare a tutti i cani di Napoli (gialli pure ‘iss) a usare i permalink, pur continuando a essere liberi,
mischiare in dosi alternate amfetamina e tavor nelle bevande di coppie di giovani sposini,
invitare la vita oltre il call center a seguirvi attaccata ai bordi della vostra ombra
– e qui mi fermo, ma non sarebbe che il début.
In parziale somma: mi garberebbe proprio vederti fare tutte queste cose qui.
E invece l’ha già fatte tutte ‘l fratello mio Janni che qualche giorno fa da via Brinkster, 25 ha scantonato verso un dominio tutto suo, tutto un po’ più bianco, sotto le insegne di wordpress. Col punto net, ma senza bisogno di racchette e palline.
Ha già messo tutte le sue cose apposto (e ci siamo capiti)
La partita è appena cominciata: www.hotelmessico.net