Stanotte ho letto l’intervista a bgeorg sul blogger postumo. L’ho fatto con mesi di ritardo; una lettura postuma.
L’ho fatto perché sono anni che voglio lasciar scritte sul blog queste parole di Roman Jakobson su Majakovskij e questa mi sembra l’occasione giusta. Non riguarda i blogger, la Rete e tutte le altre cosette, ma molto di più.
“Noi ci siamo gettati con troppa foga e avidità verso il futuro perché ci potesse rimanere un passato, s’è spezzato il legame dei tempi. Abbiamo vissuto troppo nel futuro, pensato troppo ad esso, in esso troppo creduto, e per noi non c’è attualità autosufficiente: abbiamo perso il senso del presente. Noi siamo i testimoni e compartecipi di grandi cataclismi sociali, scientifici e d’altri ancora.
La vita quotidiana è rimasta indietro.
Sappiamo che già i più intimi pensieri dei nostri padri erano in disaccordo con la vita quotidiana. Ma i nostri padri avevano ancora residui di fede nel suo carattere confortevole e universale. Ai figli è rimasto soltanto un odio nudo per il ciarpame ancora più logoro ed estraneo di quella vita. Ed ecco i tentativi di organizzare la vita personale assomigliano agli esperimenti per scaldare un gelato.
Neppure il futuro ci appartiene. Tra qualche decennio ci affibbieranno duramente il titolo di uomini dello scorso millennio”