Anche un tecnico del suono ha diritto alla poesia?
Mi piace molto questo racconto di miic;
aggiungo questa mia mostruosità logica: e se nessuno di noi meritasse di morire perché nessuno è attrezzato o merita la vita eterna? Così non ci sarebbe nemmeno da perdonare il padreterno per averci lasciato morire.
E poi:
“Ciò che veramente mi interessa è se Dio avesse potuto fare il mondo in una maniera differente, cioè se la necessità di semplicità logica lasci qualche libertà”
(Albert Einstein)
“Ora vi racconterò la storia di uno scorpione. Questo scorpione voleva attraversare un fiume, e chiese alla rana di portarlo. “No” disse la rana. “No, grazie. Se ti lascio salire sulla schiena potresti pungermi, e la puntura dello scorpione è la morte.” “Ma insomma ascolta” disse lo scorpione, “dov’è la logica, in questo?” (Perché gli scorpioni cercano sempre di essere logici.) “Se io ti pungo, tu muori, e io annego.” Così la rana si convinse, e si lasciò salire lo scorpione sulla schiena. Ma proprio in mezzo al fiume sentì un dolore terribile e si accorse che, in fin dei conti, lo scorpione l’aveva punta davvero. “Logica!” gridò la rana morente mentre affondava, trascinando con sé lo scorpione. “Non c’è logica in questo!”” “Lo so” disse lo scorpione, “ma non posso farne a meno – è il mio carattere.”
(Orson Welles, Rapporto confidenziale, 1955)
I nomi alla rana e allo scorpione dateglieli voi – scegliete l’accoppiata tra: Prodi, D’Alema, Rossi, Turigliatto, Pininfarina, Andreotti, il Vaticano, confindustria, l’ammereggani, Tafazzi o il grande centro.
Per il fiume valga il sempre lucido Leo: “Un governo appena appena decente è come l’acqua corrente.
Appena ce l’hai non ci fai più caso.”
Dalla home di Repubblica.it, 5 minuti fa:
Sì, proprio io che al massimo guado BitTorrent (e che a metà corsa ci fumo anche una cicca).
A Repubblica.it invece stanno già ner ueb semantico: come vedete d’acqua si parla anche nella notizia appena sotto (sì, quella col link “LE FOTO” accanto a “20 morti”..)
“Il cinico non è adatto a fare il corrispondente. Ci vuole comprensione per la miseria umana, simpatia per la gente. Bisogna far parte della famiglia cui appartengono tutti i semplici del pianeta. Il calore umano è basilare per questo lavoro”
Lo legge Marino Sinibaldi nello speciale di Fahrenheit: le parole sono di Ryszard Kaspuscinski.
Vediamo di non dimenticarlo troppo in fretta.