C’è una marcia in Danimarca
“Soltanto un movimento di persone può salvare la civiltà dalla crisi climatica”1
Simbolicamente non poteva esserci luogo più adatto: nelle terre di Amleto. A Copenhagen, sul vertice dei leader mondiali pesa una questione enorme eppure abbastanza sottovalutata. Le azioni e le misure da intraprendere per invertire la rotta dell’economia mondiale e evitare catastrofi ambientali irreversibili sembrano rimandabili sine die. I governanti sembra vogliano ripararsi alla meglio dietro balletti di cifre e parametri superati di gran lunga dalla cruda realtà.2 Civiltà o barbarie: that is the question. È il momento di saperlo, è l’ora di non concedere proroghe. Agendo.
A Copenhagen il movimento di persone questo lo sa. E incalza, contesta, smentisce e pungola il COP15 di questi giorni (United Nations Climate Change Conference Copenhagen 2009) con una pluralità di iniziative che si formano e arricchiscono anche grazie all’uso di blog, instant-site e l’uso coordinato dei social media. Siti come TckTckTck, 350.org, Climate Justice Action e Indymedia Danmark diventano veri e propri hub, crocevia di riflessione, coordinamento e azione dove i contenuti generati direttamente dai singoli individui, attivisti, citizen journalist operanti in Danimarca vengono aggregati, diffusi e condivisi secondo argomenti, hashtag o timeline specifiche. Meritoria in questo senso la media page di 350.org (lista di TwitteReporter, siti utili, live coverage)
A Copenhagen il movimento umano esiste e non è lo spettro del padre di Amleto sulle mura di Elsinore, poco dopo il cambio della guardia: è reale, numeroso e non ha da rivelare complotti e avvelenamenti passati perché lo fa già da molti anni, non chiede vendetta per la terra, ma giustizia. Climatica e sociale, ora.
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- Fred Branfman, “Copenhagen Won’t Be Enough — Only a ‘Human Movement’ Can Save Civilization from the Climate Crisis”. [↩]
- Secondo i dati dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, i cambiamenti climatici obbligheranno duecento milioni di persone a abbondonare le loro terre entro il 2050. Secondo altre fonti, il numero di ecomigranti sarà intorno ai settecento milioni di persone. | Via Rassegna.it | Scalo internazionale [↩]