Facce da curriculum
Te la ricordi quella di Sartre e il cameriere?
Il filosofo era lì che filosofeggiava seduto al tavolino d’un caffé di Parigi quando t’arriva questo signore per l’ordinazione.
“Chi è lei?” gli fa Sartre.
Quello abbocca e risponde “Sono il cameriere”.
Sartre non aspettava altro e – come quando ti funziona “l’antani” – gli ribatte pronto: “No, lei non è il cameriere, lei fa il cameriere”. *
Quello che siamo e quello che saremmo disposti a fare: nello scrivere un curriculum c’è questo iato strategico, terra franca in cui possono infilarsi inventiva e originalità fino a capovolgerne – il situazionismo dovrebbe avercelo ficcato in testa – il significato e il senso originario.
Come in “Facce da curriculum”, concorso pensato e organizzato da sensopposto e Noubs Edizioni creato per farci mischiare mitopoiesi formattata all’europea e autofiction per strappare un salario: guardate la fototessera, scegliete una faccia e descrivetene le magnifiche sorti progressive che dovrebbero portarla a vendere il proprio tempo di vita per un tozzo di pane.**
Io partecipo, magari proprio con il CV d’un cameriere stanco d’aver servito l’intellettuale di Francia (o il re d’Inghilterra).
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* ad oggi non è appurato se poi il cameriere gli sputò nel caffè di nascosto convertendosi per sempre al più sincero nichilismo.
** madonna come sono tragico stamattina.
Lusky
Sorge spontanea la domanda: chi era ‘sto Sartre?
;-)
e.l.e.n.a.
* sopraffatto dall’esistenzialismo più profondo, si gettò nella senna, chiosando fra i flutti se fosse meglio o peggio esser il negato o fare l’annegato.
comunque sia, morì.
Massimo Avenali
Sarà interessante leggere il tuo curriculum… ti aspettiamo. Più sono provocatori e più ci piacciono.