Via Zu, s’apprende di questo mirabile esempio di viral-post attivo: l’ha ‘nventato e io che mi pensavo, si chiama Ogni inizio è una fine (o Fincipit) e è quasi impossibile non provare.
Ecco i miei tre cents, Dosto Re-ending:
“Era una notte incantevole, una di quelle notti, come ci possono capitare solo quando siamo giovani, caro elettore. Ma da quando il petrolio è terminato (e Veltroni è in Africa) ognuno se ne sta chiuso in casa, seduto sul televisore”
(F. Dostoevskij “Le notti bianche”)
“Al principio di luglio, con tempo caldissimo, verso sera, un giovane scese dalla sua stanzuccia, che aveva in subaffitto nel vicolo di S., sulla strada e lentamente, come irresoluto, si diresse verso il ponte di K..
Egli non riuscì a scansare l’incontro con la sua padrona per la scala. La donna lo portò in camera sua e, dopo avergli ricordato il forte indebitamento che lo studente aveva nei suoi confronti, si spogliò e lo obbligò a fare altrettanto. Due ore dopo, a letto, decidevano di partire per l’Europa e lasciare San Pietroburgo” *
(F. Dostoevskij “Delitto e castigo”)
“Sono un uomo malato… Sono un uomo maligno. Non sono un uomo attraente. Credo che mi faccia male il fegato. Un medico mi ha controllato la pressione, mi hanno tenuto all’ospedale sotto osservazione una notte, ma forse già oggi torno a casa”
[update: “E sabato sarò in piazza” ]
(F. Dostoevskij “Memorie del sottosuolo”)
*sì, lo so, c’è un’incongruenza temporale, ma a me piaceva così.