Senza senza tregua
“Non ha senso quel soffitto: Jarama, Huesca, Madrid non erano Torino. Qui è tutto diverso. Qui non ci sono né fronte, né retrovie da cui possano giungere rinforzi. In Spagna si poteva anche ripiegare, attendere un momento migliore, se l’attacco falliva. Qui, anche se l’azione ha successo, non ci può essere tregua; bisogna predisporre insieme attacco e ritirata, metters in salvo per essere vivi domani, per ricominciare. E continuare così, affinché possano tornare, chissà quando, i giorni di lavoro, i giorni di studio, i giorni delle passeggiate.”
(Giovanni Pesce, “Senza tregua. La guerra dei GAP” )
Ciao, comandante «Visone».
Effe
già
è forse tempo di memorie (è sempre tempo di memorie), a cui mi sono aggiunto, inconsapevole, anche io, per altri versi non distanti
daniele
un saluto anche da parte mia