Stormo - Delle Nostre Vite Appese

Vite appese, cerchi chiusi

Crolleranno le mura che chiamavamo affettuosamente casa.
Il vento porterà via l’instabile sabbia su cui poggiavamo saldamente i piedi.
Consumati dalle intemperie ci gireremo a guardare le brillanti macerie dei giorni passati.
– Stormo, “Delle Nostre Vite Appese”

Queste parole sono tratte da una canzone rimasta a impolverarsi in qualche sottoscala dei miei neuroni per un bel po’ di anni: forse il cervello, per una forma arcaica di difesa, le ha incastrate lì, in un luogo difficile da ritrovare per quanto mi erano rimbombate in testa nel gennaio dell’anno 2017, anche se la prima volta che lo avevo sentite risaliva a circa tre anni prima. In quel mese, la mia vita e quella della mia famiglia erano realmente appese: bloccate nella neve, crepate dalle scosse e in attesa di chissà che cosa.

Autori dei versi sono gli Stormo, uno dei gruppi punk hardcore che più ho apprezzato negli anni dieci di questo disperato nuovo millennio, che le aveva usate sia come parte finale della canzone citata sia per dare il titolo a “Sospesi nel vuoto, bruceremo in un attimo e il cerchio sarà chiuso”, un album che, per me, rimane tra le pietre d’angolo dell’hardcore italiano- o post-hardcore, fate voi.

È anche per questi motivi che ho voluto scrivere su Humans vs Robots di una nuova traccia uscita dalle feroci meningi degli Stormo: si chiama “Come Fauce Che Divora” e chiude il nuovo album del quartetto, uscito il primo giorno di primavera per Prosthetic Records.
Per liberare quelle parole dal sottoscala della memoria, affrontare le nuove intemperie e chiudere il cerchio.

(Immagine via Stormo | sito ufficiale)

Propagandhi - At Peace - Video animations di Lucius Amberg

Il costo emotivo del caos

Penso che finora la reazione alla canzone “At Peace” sia come la sensazione che le persone si rispecchiano nella canzone in termini del costo emotivo che gli eventi mondiali hanno avuto su di loro. E a volte anche solo sentire qualcuno che mette in parole capaci di riecheggiare il caos dei tuoi pensieri ti dà una piccola spinta, come sapere che qualcun altro sta vedendo il mondo per quello che è invece del mondo per quello che non è.

Queste le parole di Chris Hannah, voce e chitarra dei Propagandhi, nell’intervista sul singolo che dà il nome al loro ultimo disco – in uscita per Epitaph Records il prossimo 2 maggio, dopo otto anni dall’ultima produzione.

Ne ho scritto per Humans vs Robots nella sezione Tracce, partendo da un possibile conflitto tra Canada e Stati Uniti che il gruppo punk hardcore di Winnipeg aveva immaginato venti anni fa. Quando siete lì, cliccate sul link che porta al video su YouTube: le animazioni politiche di Lucius Amberg valgono la visione.