E lo scorniciamento! | episodio 5

C'era una volta la blogosfera | Episofio 5 - E lo scorniciamento!

Per capire che cosa è il framing, questa ulteriore connotazione dell’agenda setting e di come comprendere e reagire a questi incorniciamenti dell’informazione e dei contenuti, la quinta puntata è orgogliosa di ospitare Antonio Pavolini, analista dei media, blogger e pioniere del podcasting italiano e autore di un recentissimo libro su su come difendersi da chi può stabilire cosa è rilevante per noi.

Con Antonio abbiamo parlato di attualissimi casi di framing, della ruota del criceto e del presidio dell’attenzione – la vera risorsa scarsa, cercata e grattata come l’oro del Klondike – di ristoranti giapponesi e street-food pompeiani. Delle energie di tanti blogger e sperimentatori disperse nella waste land della social tv, di Hossein Derakhshan e di un web che assomiglia a una televisione un po’ più sofisticata.

Alla fine si è parlato anche della stagione eroica del podcasting e delle sue più recenti evoluzioni – con il rischio della fissazione per il personal branding o dell’occupare solo per moda uno spazio – in assonanza con il fatto che, così come per la prima blogosfera, anche il primo podasting non aveva come scopo fare soldi, ma al massimo, quello di creare una rete di relazioni attraverso i racconti.

La puntata dura ventisette minuti, comprese due citazioni de cinema: buon ascolto!

Credits

Distribuzione e licenza

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“C’era una volta la blogosfera” è un podcast ideato, registrato e montato da Strelnik, pubblicato e distribuito sotto una licenza Creative Commons – Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International (CC BY-NC-SA 4.0)

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Come Netflix per la videoteca


Una decina di anni fa era abbastanza probabile che il navigatore medio di Internet avesse sentito parlare di RSS. L’acronimo che sta per Really Simple Syndication, o Rich Site Summary – dipende dalla persona a cui lo chiedi – è un formato, facilmente comprensibile da programmi per computer differenti, che i siti web e i podcast possono usare per distribuire un flusso di contenuti ai lettori e agli ascoltatori. Oggi, nonostante continui a potenziare numerose applicazioni web, l’RSS è diventato, per la maggior parte dellle persone, un’oscura tecnologia.
Così inizia “L’ascesa e la scomparsa degli RSS”, un post di Sinclair Target che ripercorre in maniera dettagliata e genuinamente geek la doppia invenzione, la diffusione e la sua progressiva marginalizzazione.
L’articolo, pubblicato giusto un paio di anni fa sul blog “Two-Bit History” è stato progressivamente arricchito con le interviste a Dan Libby, Eckart Walther e Ramanathan V. Guha, all’epoca sviluppatori per Netscape, autori del primo formato RSS nel 1999.
Per gli appassionati di storia dell’Internet e della tecnologia web, il post di Sinclair Target è una vera miniera d’oro: per esempio, minuziosa e ben supportata da fonti verificabili, è la ricostruzione delle vicende interne alla comunità di sviluppatori che dall’iniziale convergenza sul formato RSS 0.91 portò alla scissione – l’RSS fork – già alla versione 1.0.

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