La Gran Bretagna ha avvisato i propri cittadini sui rischi che corrono nell’intraprendere un viaggio negli Stati Uniti, viste le tremende situazioni che alcuni visitatori hanno sperimentato sulla propria pelle una volta giunti nel paese stretto nelle misure repressive dell’amministrazione Trump. Si rischiano l’arresto e l’espulsione e un prolungato trattamento di detenzione di certo non tipico di un paese civile.
È il caso di Rebecca Burke, grafica britannica di ventotto anni, che è stata trattenuta per diciannove giorni in una struttura quando ha provato a entrare negli U.S.A., certa di aver seguito correttamente tutte le procedure d’ingresso. È stata poi rimpatriata, in catene – manco fosse Hannibal Lecter – con un volo diretto in U.K..
Una cosa simile, anche se senza schiavettoni e solo per venticinque ore, è accaduta a tre componenti degli U.K. Subs, il gruppo punk rock londinese che dagli anni ’70 infiamma palchi e creste di mezzo mondo. Alvin Gibbs, il bassista della band, ha raccontato quello che è successo in un post sui social: se volete saperne di più spostatevi sul post di News che ho scritto per Humans vs Robots sotto il titolo “U.S.A., mi avete annoiato (e rimpatriato)”.
E niente coast to coast per un bel po’, mi sa.
(Immagine: frame da UK Subs | 3 LIVE songs at LA Punk Invasion 2025 | YouTube)